sabato 27 novembre 2010

Terzo Polo: Cacciari, se ci sarà a Milano decollerà in Italia


(AGI) - Milano, 27 nov. - Il ruolo di Milano nella politica italiana, come motore propulsore di cambiamenti e' decisivo. Lo ha affermato Massimo Cacciari cosi' come gli altri ospiti intervenuti alla tavola rotonda "Un nuovo polo per le riforme: a che prò?": Francesco Rutelli, Gabriele Albertini, Savino Pezzotta, Benedetto della Vedova. "E' decisivo che il nuovo polo si presenti a Milano e si presenti per vincere - ha detto Cacciari tirando le conclusioni - se ci sarà a Milano, allora poi potrà decollare a livello nazionale. A Milano ci sono tutte le condizioni per andare con un candidato vincente e Gabriele Albertini lo sa benissimo. Ci sono tutte le premesse perchè il programma nasca vincente". Durante la tavola rotonda ci si aspettava che l'ex sindaco sciogliesse le riserve e si pronunciasse sulla possibilità di essere candidato nuovamente alla corsa per la poltrona di primo cittadino di Milano per il terzo polo. Ma Albertini ha rimandato ancora la decisione ironizzando sul "peso enorme che mi viene messo su queste modeste spalle di un amministratore di condominio dignitoso, che rischia di schiacciarmi". "Solo ai propri nemici - ha detto Cacciari rivolgendosi ad Albertini - si può augurare di fare il sindaco, ma tu ti collochi al centro di questo processo politico nazionale. E un grosso settore del Pd è fisiologico che converga su di te Gabriele. E' una questione fisica prima ancora che politica di vasi comunicanti". Anche Rutelli "confida" in una discesa in campo di Albertini, così come ha auspicato anche Savino Pezzotta. Quest'ultimo ha sottolineato: "la vera partita di cambiare il sistema politico italiano si gioca in larga parte qui, a Milano. Bisogna decidere in modo estremamente chiaro se noi riusciamo a Milano a creare un'alternativa sia al Pd che al Pdl. Dobbiamo verificare se ci sono le condizioni a Milano per fare queste operazioni". Ripartire dal capoluogo lombardo dunque perchè è qui che "il bipolarismo si può rompere - ha aggiunto Pezzotta - se pensiamo al terzo polo come a un partito, sbagliamo. E' lo strumento per la transizione. La rottura vera è la creazione di una forza, di un cartello che affronta la rottura di un sistema politico. Per questo non ho paura delle elezioni se c'è questo schema. Le elezioni amministrative di Milano non sono un problema amministrativo ma un problema politico".

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