martedì 14 dicembre 2010

Governo Berlusconi ottiene la fiducia 314 a 311. I commenti politici.

Dopo la votazione della fiducia al Senato, con 162 voti favorevoli, anche la Camera dei Deputati ha confermato la fiducia al governo del premier Silvio Berlusconi.
La mozione di sfiducia ha ottenuto 311 voti contro i 314 a favore dell'esecutivo. Due gli astenuti. Decisive le defezioni di Futuro e Libertà e dell'Italia dei Valori.
I commenti politici: Umberto Bossi (Lega Nord): "'Per quello che si vede in Aula e per il casino che c'è l'unica igiene è il voto. La gente che vede questa roba in tv si allontana dalla politica, capisce che non si può continuare". Ignazio La Russa (PDL): "
Non siamo noi ad avercela fatta, sono loro che hanno fallito con il loro assalto". Pierluigi Bersani (PD): "Non cambia nulla, il governo non ce la fa". Fabio Granata (FLI): "Non bastano un pugno di voti acquistati e un drappello di parlamentari senza dignità a governare l'Italia. Da domani in Parlamento renderemo la vita impossibile a Berlusconi". Pier Ferdinando Casini (UDC): "Per dar vita a un governo di responsabilità più ampio abbiamo chiesto a Berlusconi di dimettersi prima o dopo il voto alla Camera. Ha ritenuto di non ascoltare il nostro consiglio. Peraltro ha ottenuto la fiducia che voleva per tre voti e ora ha solo il dovere di governare. Se non sarà in grado di farlo si è lasciata aperta solo una strada: costringere irresponsabilmente il Paese alle elezioni. Sia chiaro che in quel caso siamo pronti a presentare agli italiani una proposta di governo alternativa al Pd e al Pdl". Vincenzo Galizia (Fronte Verde): "Non credo che un Governo con soli tre voti di maggioranza possa continuare a governare, visto che non ci riusciva neanche quando ne aveva cento. Quel che certo è che il centrodestra, dopo oggi, ormai è irreparabilmente diviso. Guardiamo a questo punto, con interesse alla nascita di un Terzo Polo, che possa rompere la cristallizzazione del bipolarismo italiano creando una speranza per il futuro". Nichi Vendola (SEL): "Quella di oggi per il governo Berlusconi è "una vittoria provvisoria. Questo voto, da un lato segna la fine politica della maggioranza, dall'altro rende evidente che non c'è spazio per costruire formule un pò artificiali che non hanno fondamento nella realtà. L'Italia sta sfiduciando Berlusconi, il problema ora è come si trasforma questo sentimento collettivo dilagante di insopportabilità in un processo positivo, un progetto un cantiere".

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